In breve
Ecco i punti salienti che emergono dalla nostra ricerca sul futuro del Customer Service potenziato dall'intelligenza artificiale:
- Adozione e investimenti in crescita esponenziale: l'adozione dell'AI nel Customer Service è in rapida accelerazione, con investimenti globali che si prevede supereranno i 600 miliardi di dollari entro il 2028. Le aziende sono passate dalla semplice curiosità alla ricerca di un ROI misurabile;
- Dall'assistenza all'azione autonoma: la tecnologia si sta evolvendo da semplici chatbot a agenti AI autonomi, capaci di risolvere problemi complessi end-to-end;
- Un futuro ibrido tra uomo e macchina: l'obiettivo non è sostituire completamente le persone, ma creare una sinergia. L'AI gestirà le attività di routine, permettendo agli operatori umani di concentrarsi sui casi che richiedono empatia e pensiero critico, evolvendo in ruoli di supervisione e training dei sistemi AI;
- Le sfide chiave sono la scalabilità e la fiducia: nonostante i benefici, le aziende faticano a implementare l'AI su larga scala (il 95% è fermo alla fase pilota). Inoltre, rimane cruciale superare la diffidenza dei clienti (il 35% teme un calo della qualità del servizio) e investire nel reskilling del personale.
Introduzione
Il Customer Service sta attraversando una trasformazione radicale grazie all'intelligenza artificiale (AI). Tecnologie innovative come chatbot, agenti virtuali e automazione intelligente stanno ridefinendo completamente le modalità di interazione tra le aziende e i loro clienti. Dopo una fase iniziale di sperimentazione, le imprese stanno ora adottando un approccio più maturo, cercando risultati misurabili e un ROI tangibile dai loro investimenti in AI. Questa evoluzione non conosce confini settoriali, spaziando dal manifatturiero al retail e dalla finanza alla sanità, con la promessa di offrire esperienze cliente più rapide, personalizzate ed efficienti.
Diffusione e adozione dell’AI nel Customer Service
L'adozione dell'AI nel Customer Service è in piena espansione a livello globale. Secondo le stime di IDC, gli investimenti aziendali in soluzioni di intelligenza artificiale raggiungeranno i 307 miliardi di dollari nel 2025, per poi salire a 632 miliardi entro il 2028.
- Gartner prevede che entro il 2025, l'80% delle organizzazioni di supporto clienti utilizzerà l'AI generativa per migliorare la produttività e la customer experience
- In Italia, due terzi delle grandi aziende hanno già aumentato il budget dedicato all'AI per il Customer Service Management nel 2024
- Una ricerca del Politecnico di Milano mostra che il 69% delle imprese che investono in AI la applica alla gestione del cliente, con il Customer Service come principale area di utilizzo (49% dei casi)
- A livello mondiale, il 54% delle organizzazioni ha già introdotto chatbot o assistenti virtuali nelle proprie operations.
Queste tendenze sono spinte dalla necessità di gestire volumi crescenti di interazioni mantenendo una qualità elevata. Un fattore critico se si considera che l'87% dei consumatori è disposto a lasciare un brand dopo una sola esperienza negativa. |
Trend emergenti e tecnologie chiave
La tecnologia sta evolvendo rapidamente. Gli assistenti virtuali, un tempo semplici risponditori automatici, si stanno trasformando in agenti conversazionali avanzati grazie all'AI generativa e agli agenti AI autonomi (agentic AI). Questi sistemi non si limitano a generare risposte, ma sono in grado di prendere decisioni e compiere azioni per risolvere i problemi dei clienti in modo completo.
Un trend chiave per il 2025 è l'uso dell'AI come "copilota" per l'operatore umano. Strumenti di agent assist forniscono suggerimenti in tempo reale, trascrivono le chiamate e analizzano il sentiment, aumentando la produttività degli agenti del 10-20%. In questo modello ibrido, l'AI gestisce le attività ripetitive, mentre gli operatori si concentrano sui casi più complessi che richiedono empatia e giudizio critico. Un'altra frontiera è la personalizzazione proattiva (hyper-personalization), dove l'AI analizza i dati per anticipare le esigenze dei clienti e intervenire prima che si manifesti un problema.
Casi d’uso e conseguenze nei diversi settori
L'impatto dell'AI customer service varia a seconda del settore, ma i benefici sono trasversali.
- Finanza e assicurazioni: banche e assicurazioni sono state pioniere nell'uso di assistenti virtuali per offrire supporto 24/7. Virgin Money, ad esempio, ha gestito oltre 2 milioni di interazioni con il suo assistente "Redi", ottenendo un tasso di soddisfazione del 94%;
- Retail ed eCommerce: i chatbot assistono i clienti nel tracciamento degli ordini, nella gestione dei resi e offrono consigli personalizzati. Il 62% dei consumatori preferisce interagire con un bot per domande semplici piuttosto che attendere un operatore;
- Utilities e telecomunicazioni: in questi settori, caratterizzati da alti volumi di richieste ripetitive, l'AI ha permesso di ridurre drasticamente le chiamate ai call center, consentendo agli operatori di dedicarsi ai problemi più complessi.
- Sanità e settore pubblico: gli assistenti digitali vengono usati per rispondere a FAQ, prenotare appuntamenti e fornire un primo triage sintomatologico. Il 31% delle organizzazioni sanitarie ha già adottato soluzioni di AI nel proprio customer service;
- Turismo e media: nel settore turistico, i chatbot gestiscono prenotazioni e richieste di informazioni, migliorando l'esperienza di viaggio. Nell'editoria, l'AI viene usata per assistere gli abbonati e personalizzare i contenuti.
Benefici ed impatto economico
L'adozione dell'AI nel Customer Service produce benefici economici e operativi significativi.
- Efficienza e produttività: un chatbot può gestire migliaia di conversazioni simultaneamente, riducendo i tempi di attesa e aumentando la percentuale di risoluzione al primo contatto fino al 30%. Gli operatori supportati dall'AI generativa vedono un aumento di produttività del 10-20%.
- Riduzione dei costi: Gartner prevede che l'AI conversazionale porterà a un risparmio di 80 miliardi di dollari in costi del personale entro il 2026. Il costo medio di un'interazione automatizzata è di circa 0,50 dollari, contro i 6 dollari di un'interazione umana. In media, le aziende ottengono un ritorno di 3,5 dollari per ogni dollaro investito in AI per il Customer Service;
- Aumento dei ricavi: un servizio clienti di qualità migliora la fidelizzazione e il Customer Lifetime Value. I chatbot possono inoltre aumentare i tassi di conversione fino al 30% suggerendo prodotti e assistendo proattivamente i clienti;
- Soddisfazione del cliente: Il 69% dei clienti si dichiara soddisfatto dell'ultima interazione avuta con un chatbot. La disponibilità 24/7 è considerata il vantaggio principale dal 64% degli utenti.
Rischi e sfide nell’adozione dell’AI per il Customer Service
Nonostante i vantaggi, l'implementazione dell'AI presenta delle sfide. Una delle principali è la difficoltà di passare dalla fase pilota alla produzione su larga scala: il 95% delle imprese, infatti, è ancora bloccato in fase di test.
👉 Relativamente a questa sfida diffusa, abbiamo già scritto un articolo sul perché ogni strategia AI dovrebbe partire da un progetto sui dati e raccontato in un video come adottare l'AI in azienda (per davvero):
Un'altra sfida critica è la gestione delle competenze.
È necessario investire in formazione e reskilling del personale, ma oggi solo il 21% degli agenti dichiara di aver ricevuto una formazione adeguata sugli strumenti AI.
Esiste anche un problema di fiducia.
Il 35% dei consumatori teme che l'AI possa ridurre la qualità del servizio e non si fida degli assistenti virtuali. Per superare questa barriera, è fondamentale garantire trasparenza, privacy e offrire sempre una via di contatto umano quando necessario.
Infine, le aziende devono gestire rischi legati a bias algoritmici, sicurezza informatica e conformità normativa, come il futuro AI Act europeo.
Prospettive future e conclusioni
L'intelligenza artificiale è destinata a diventare il fulcro del Customer Service. Entro il 2025, si stima che il 95% delle interazioni tra clienti e aziende sarà gestito, almeno in parte, dall'AI. Entro il 2027, un'azienda su quattro utilizzerà i chatbot come canale primario di assistenza.
Questo non significa la fine del contatto umano, ma una sua evoluzione.
L'AI gestirà tutto ciò che è prevedibile e ripetitivo, mentre gli operatori umani si eleveranno a un ruolo di specialisti, focalizzati su relazioni complesse e ad alto valore. Il futuro sarà ibrido e potenziato dall'AI - si parla già di AI Workforce - dove la sinergia tra persone e tecnologia sarà la chiave per mettere il cliente al centro.
Le aziende che sapranno governare questa transizione trasformeranno il loro Customer Service da un centro di costo a una fonte di vantaggio competitivo e crescita sostenibile.
In Impresoft Engage accompagniamo tutti i giorni le aziende nel loro processo di digitalizzazione dei processi, tra cui il Customer Service Management.
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